L’odierna città di Fano nasce come antica Fanum Fortunae dal nome di un mitico tempio dedicato alla dea Fortuna;   ma qual è il nome di Fano prima di Fano?

Per rispondere a questa domanda bisogna focalizzare l’attenzione sul contesto storico che ha preceduto la fondazione del tempio e sull’intensa frequentazione dell’Adriatico e della costa di fronte a Fano, da parte dei Greci a partire dall’età Micenea fino a quella Ellenistica. Questa frequentazione potrebbe aver creato una situazione favorevole alla nascita di un luogo di culto legato all’approdo delle navi che aveva anche lo scopo d’ingraziarsi le divinità per avere una buona navigazione. La penetrazione dei greci nell’entroterra avviene attraverso le foci del Metauro,del Foglia e del Marecchia, cioè fiumi che discendono a raggiera sulla costa adriatica partendo da uno stesso bacino che è quello del monte Fumaiolo da cui nasce anche il Tevere. Non è perciò un caso che presso gli approdi dei tre fiumi o nelle zone vicine sono stati ritrovati frammenti di ceramica attica che dimostra la presenza dei greci. Inoltre presso le foci dei fiumi sono stati rinvenuti santuari a cielo aperto che testimoniano l’incontro dei greci con la popolazione locale. In particolare, presso il fiume Metauro, è stato ritrovato a Fano un santuario di Tyche/Fortuna in cui, tramite iscrizioni su ciottoli, l’oracolo dava risposte ai marinai o ai viandanti.  il geografo e storico greco antico Strabone, particolarmente interessato all’archeologia del territorio, definisce Fano Hyeron tes Tyches, in greco Fanum Fortunae. Anche Tolomeo un secolo cita Fano con l’appellativo Fanos Fortunai; questo fa pensare che il nome ellenico della città era Hyeron tes Tyches e che con la latinizzazione sia stato trasformato in Fanum Fortunae.