Il cavolfiore precoce di Jesi è caratterizzato da un’infiorescenza bianca di medie dimensioni e da foglie color grigio cenere.
Viene seminato nel periodo compreso tra maggio – luglio per poi essere raccolto tra settembre – novembre.
Questo vegetale ha costituito per circa mezzo secolo un importante prodotto per l’economia jesina.
Nel 1892 lo jesino Pompeo Agostinelli iniziò l’esportazione di questo cavolfiore in Germania.
Con la crescente domanda di questo prodotto si diffuse non solo a Jesi, ma anche nelle province di Macerata e Ascoli ed arrivò anche fuori regione come Toscana ed Abruzzo.
Nel 1910 ogni giorno partivano da Jesi per la Germania circa 13 vagoni ferroviari con il carico di cavoli. Dopo dieci anni nelle zone di Montecarotto, Jesi, Chiaravalle venivano spediti 30 – 40 vagoni al giorno. Nel 1926 l’esportazione superava i quasi 48 quintali, ma la situazione poi iniziò a cambiare. Infatti i paesi in cui veniva importato per ridurre i costi del trasporto volevano che al cavolo venissero tolte le foglie e che l’infiorescenza venisse avvolta in una carta oleata. Ma tutto questo creava dei problemi, infatti il prodotto defogliato non riusciva a conservarsi durante il viaggio.
Questi paesi in cui veniva importato lo avevano iniziato a coltivare ed erano addirittura riusciti a migliorarlo.
Verso gli anni ’70 questo vegetale iniziò a vedere il suo declino di vendite ed esportazioni.
(Fonti testo: “Conoscere Jesi”, G. Luconi – P. Cocola
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