La cicerchia è un legume che si adatta ai terreni poveri e alle condizioni climatiche sfavorevoli, come la siccità e le basse temperature. Si presenta come un legume piccolo e spigoloso, il suo colore può variare dal marrone chiaro al grigio.
La cicerchia era molto diffusa nel 1600 ma con il tempo e a causa di alcune nuove coltivazioni si era quasi estinta, pochissimi contadini continuarono a coltivarla nel loro campo, ma da diversi anni è stata riscoperta, forse per il suo gusto semplice, povero ed antico, per il suo basso contenuto di grassi e per l’elevato apporto proteico, probabilmente per l’insieme di questi fattori è tornata ad essere apprezzata e coltivata, specialmente nella zona di Serra de’ Conti in provincia di Ancona.
Con il ritorno alla coltivazione si è selezionato il prodotto più dolce, eliminando le varietà più amare.
Solitamente viene seminata i primi di aprile per poi essere raccolta ad agosto, vengono poi raggruppate in fasci per farle essiccare al sole e infine vengono “battute” per raccoglierle.
La cicerchia di Serra de’ Conti va messa in ammollo per circa 8 ore, cambiando almeno 2 – 3 volte l’acqua, va cotta in acqua fredda e non salata, 1 litro per ogni 100 gr di legumi, per circa 45 minuti, con una lunga cottura verrà eliminato l’amarognolo e il prodotto sarà più digeribile. Si consiglia di lasciarla in acqua fino a che non si servirà, altrimenti perderà la sua morbidezza.
È ottima con altri legumi per realizzare delle zuppe, oppure abbinata alla pasta o al cotechino. Per conoscere meglio questo legume e come prepararlo si consiglia di partecipare alla Festa della Cicerchia che si tiene ogni anno nel paesino di Serra de’ Conti.
(Fonte testo: https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/cicerchia-di-serra-de-conti/
https://www.ilcuocoincamicia.com/cicerchia-di-serra-de-conti/
“I prodotti tradizionali della regione Marche” Ferruccio Luciani
Fonte immagine: www.ilcuocoincamicia.com)
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