Dopo due anni di assenza, il lungomare Sassonia è pronto a ospitare una nuova edizione della Fiera di San Bartolomeo, da mercoledì 24 a venerdì 26 agosto: circa duecento espositori commerciali si affiancheranno lungo Via Dante Alighieri e Viale Adriatico, che rimarranno chiusi al traffico dalle ore 23.00 di martedì 23 fino alla mattina di sabato 27. Le merci in vendita sono, come al solito, delle più varie: da specialità della zona e di altre regioni, a capi di abbigliamento, accessori e calzature, libri e fumetti nuovi e usati, attrezzature per la casa e tanto altro ancora.
Torna anche la Fiera Franca dei Bambini e dei Ragazzi presso la Tensostruttura della Sassonia, dalle ore 14.30 alle 20.00: si tratta di un’iniziativa creata dall’Assessore Brunori con il sostegno della “Città delle Bambine e dei Bambini”, aperta ai più piccoli e ai giovani compresi tra i tre e i sedici anni d’età. Nello spazio a loro dedicato potranno svolgere operazioni di baratto da loro gestite per scambiare giochi, libri, fumetti e oggetti di loro creazione.
Le postazioni a disposizione saranno un massimo di trenta e non ci sarà bisogno di prenotazione. Bambini e ragazzi dovranno essere accompagnati da un adulto.
La fiera di San Bartolomeo prende il suo nome da quello del santo che proprio il 24 agosto viene ricordato.
La manifestazione ha origini antiche che risalgono al Medioevo. La prima testimonianza è datata 1457 ed è raccolta in una serie di bandi custoditi dalla Biblioteca Federiciana, con i quali veniva indetta una fiera per l’anno successivo, dall’11 al 26 agosto.
Fiere di questo tipo avevano un’enorme importanza al tempo, poiché permettevano di favorire il commercio in aree in cui quest’ultimo e le produzioni locali stentavano. A questo scopo, la Fiera di San Bartolomeo e altre similari, come quelle di San Paterniano, Sant’Orso e San Marco, accoglievano mercanti da tutto il centro Italia, attirandoli con la possibilità di vendere le proprie merci senza franchigia e quindi libere da tassazioni. Menestrelli e cantastorie suonavano per le città, venivano consegnati oroscopi a chiunque avesse denaro per pagare, e c’era la possibilità di intrattenersi con balli popolari.
La manifestazione, chiamata di Santa Maria d’Agosto o anche “dell’aglio e della cipolla”, che ancora oggi sono venduti durante la fiera, occupava gran parte del centro cittadino, con intere zone dedicate a specifici prodotti. Per esempio, quelle che oggi sono le strutture della caserma Paolini e delle scuole Corridoni ospitavano la vendita di bestiame, in particolare di bovini e la strada che collega la Chiesa di Sant’Antonio Abate alla Chiesa di San Paterniano era occupata dai ciabattini e venditori di calzature.
Come già ricordato, dalle ore 23.00 di mercoledì 23 fino alla mattina di sabato 27, la viabilità nelle strade coinvolte, Via Dante Alighieri e Viale Adriatico, è interrotta.
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