Il granoturco quarantino è originario del comune di Treia nel maceratese e di alcune zone della Lombardia e dell’Abruzzo.
Il suo nome deriva dal fatto che questo tipo di mais ha un ciclo produttivo e vegetativo di 40 giorni, viene seminato tra aprile e maggio e raccolto nella prima metà di agosto.
La pianta a piena maturazione è alta 2 metri, le sue foglie e il pennacchio sono ampi. I chicchi di mais possono essere gialli – rossi.
Il granoturco quarantino è ottimo per la preparazione della polenta.
I primi documenti risalgono al XVI – XVII secolo e sono conservati all’Accademia Georgica di Treia ed attestano degli scambi commerciali di mais.
Ad oggi in Italia vengono coltivati circa 1,5 ettari di questo cereale da cui si ottengono circa 50 quintali di farina.
Purtroppo a causa della poca conoscenza di questa tipologia di mais, la richiesta di questo prodotto sul mercato sta calando.
È una coltivazione antica e in passato “lo scartocià” era un momento di socializzazione tra i contadini, infatti si ritrovavano nelle aie dei casolari di campagna per “sgranare” cioè togliere dalle pannocchie tutti i chicchi i mais.
Nel 2019 la sagra della polenta di Santa Maria in Selva, nei pressi di Treia è giunta alla XXV edizione.
(Fonte foto: www.gransassolagapark.it)
(Fonte testo: Testi a cura di Ferruccio Luciani, “I prodotti tradizionali della Regione Marche”, pdf, Assessorato all’agricoltura, alimentazione e pesca, regione Marche, 2006. Pagina 77-78)
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