Questa settimana, complice la bella giornata, armata di passeggino mi sono regalata una  passeggiata mattutina verso il “Lisippo” a Fano.

Per chi non fosse mai stato da queste parti, ve la racconto un po’.

Terminato il tratto di spiaggia ghiaiosa “la Sassonia”, rivolti verso Pesaro troverete alla vostra destra una rampa , da quì inizia la vostra passeggiata (circa 1 km) comoda da fare anche con i bambini.

Camminando, camminando ecco che entrerete nel vivo delle spettacolo! E già, alla vostra destra, il mare, quello che io definisco ” il capolavoro naturale”!

Non ci sono nata al mare, ma soprattutto da quando ci vivo capisco bene le molte persone native di quì quando dicono che non ne possono fare a meno. Solo guardarlo e’ un ‘ esplosione di emozioni, ti cattura per l’ intensità dei chiariscuri, per la sua immensità e la sua perfezione.

Quando sono così a contatto mi scappa sempre un sorriso, ripenso alla mia infanzia, alle mie vacanze spensierate e divertenti passate soprattutto proprio in queste spiagge di Fano. Il pedalò, le altalene del lido in riva al mare, il ghiacciolo da 500 lire, la sirena che ci annunciava che  era l’ ora di mettere via i giochi ( e’ bene si a Fano a mezzoggiorno suona la sirena!)

Tornando ai giorni nostri e alla nostra passeggiata passiamo da un “capolavoro naturale” a un vero “capolavoro artistico” dei nostri tempi !

Ad un certo punto nel tratto più ampio della passeggiata con un muro paraonde in cemento da entrambi i lati, troviamo su uno di questi un titolo d’ entrata “Orizzonti”. Un murales in fase di finitura che fa da capofila a una serie di opere piene di colori, forme,  idee, pensieri.

Incuriosita chiedo ad una ragazza cosa stesse dipingendo e da lì parte una piacevole chiacchierata. Mi spiega che questi murales fanno parte di un progetto che coinvolge Marina dei Cesari e gli studenti dell’ istituto Olivetti e Seneca insieme al contributo AkzoNobel e Longhini Vernici. L’ intento e’ quello di abbellire la città di Fano e in particolare questo tratto, che e’ una porta d’ingresso privilegiata in quanto vede oltre 600 barche in transito all’anno nella stagione primavera-estate. ( il che significa oltre 1500 persone provenienti da altri porti che si fermano qui e visitano Fano e dintorni -fonte Marina dei Cesari)

Mi spiega che il concetto a cui devono ispirarsi e’ l’ Orizzonte.

L’ opera cui sta lavorando con un’ amica rappresenta 3 bicchieri di cui uno vuoto, uno pieno e uno cui sta a noi vederlo se mezzo pieno o mezzo vuoto. Da questo verranno fatte uscire delle tartarughe che simboleggiano i diversi mestieri. Morale: siamo noi gli autori della nostra vita.

Saluto soddisfatta e proseguo la mia passeggiata fino ad arrivare alla fine della camminata, da “Lisippo”. Sapete chi e’ ? Vi dico solo che era un atleta vittorioso di Fano, ma vi invito a leggere la sua storia e quella della sua statua originale ricca di colpi di scena. Ah! Dicono che porti bene toccargli gli “zebedei”, quindi se siete da quelle parti, provateci 🙂

 

Torno indietro ammirando i “capovalori” che ci riserva questo tratto di Fano. Che dire, una passeggiata diversa dalle solite, che mi ha letteralmente ricaricato le energie!