Questo piatto è tipico tra i comuni di Fano, Pesaro e Cartoceto, spesso fa parte del menù in occasione del Natale oppure del pranzo della domenica.
Probabilmente la sua ricetta è stata inventata dalla moglie di un allevatore, che stanca di lessare la carne dura dei vitelli anziani, che non poteva andare sprecata, decise di far rosolare la carne nel lardo e nell’olio d’oliva, poi continuò la cottura con vino rosso, acqua e brodo vegetale per circa 6-8 ore.
Piacque molto questa nuova ricetta tanto che ancora oggi viene portata sulle nostre tavole, ovviamente oggigiorno viene usata della carne più tenera.
Solitamente per preparare questo piatto si utilizza un girello di vitellone, che verrà bucato nella sua lunghezza per mettere al suo interno dei piccoli dadini di pancetta, alternati a degli spicchi di aglio sbucciati e tagliati a metà ricoperti di sale e pepe.
Si chiuderà il pezzo di carne e si legherà ben stretto con uno spago.
In una casseruola far colorire con olio e lardo una carota, una costa di sedano, ½ cipolla e un pomodoro rosso.
Il tutto si unisce alla carne, si aggiunge sale e pepe e si lascia cuocere per 2 ore circa.
Una volta che si sarà rosolata la carne, si verserà un bicchiere di vino bianco, quando questo sarà evaporato si aggiungerà della conserva di pomodoro e un po’ d’acqua.
Quando sarà cotta la carne si toglierà dal sugo, si farà raffreddare e verrà tagliata a fette sottili che andranno disposte in un piatto da portata e servite con il sugo caldo.
Fonti per il testo: http://mangiarebuono.it/la-pasticciata-lo-stufato-natalizio-alla-pesarese/
Ricetta: “Le Marche in Tavola” Libreria Meravigli Editrici
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