Tartufo di Acqualagna

Nel comune di Acqualagna in provincia di Pesaro e Urbino troviamo il prodotto più “nobile” della nostra regione: il tartufo.
Questo viene definito come corpo fruttifero di funghi ipogei che si sviluppa e vive nel sottosuolo.

Per trovarlo ci si affida ai cani da tartufo che già ai tempi dei Babilonesi aiutavano nella ricerca di questo prodotto.

I

Sapa

La sapa può essere considerata uno sciroppo dolcissimo, ha un colore molto scuro ed intenso.
In origine veniva utilizzato come dolcificante, come sostituto dello zucchero che era difficile da reperire.

I bambini aspettavano la prima neve, questa poi veniva messa all’interno in un bicchiere con un poco di sapa per creare una granita, gli anziani invece la

Amarena di Cantiano

Le visciole sono dei piccoli frutti somigliati alle amarene, entrambe derivanti dall’albero prunus cerasus o ciliegio acido. Si presentano con un colore intenso, un sapore leggermente acido ma più dolce rispetto alle amarene.

A Cantiano il visciolo cresce spontaneo, così all’inizio del 1900  due imprenditori ebbero l’idea di commercializzare l’Amarena di Cantiano.

Crearono una composta di visciole

Pane Chiaserna

Chiaserna è una frazione del comune di Cantiano in provincia di Pesaro e Urbino. Qui vivono circa 600 abitanti.

Questo piccolo comune dal 2002 è entrato a far parte, come socio fondatore, nell’associazione “La città del pane” per valorizzare il pane Chiaserna.

Oggi questo prodotto è diffuso anche nella provincia di Pesaro e Urbino e, più in

Varnelli

Il Varnelli trae le sue origini da Sparta, in Grecia.
Era chiamato mistrà e fu importato dai veneziani alla fine degli anni 80′ del 1600.
In passato si beveva con aggiunta di acqua.

I veneziani poi si stancarono di questa bevanda e successivamente questo liquore è stato riesumato dalla regione Marche e fu immesso alla vendita da Antonio

Formaggio in botte

Il pecorino stagionato in botte è un prodotto tipico sia nell’area marchigiana che umbra, diffuso in modo particolare sia nella zona di Fano che in quella di Gubbio.

La leggenda:

Si pensa che l’idea di far stagionare il formaggio nelle botti sia venuta ad un contadino mal pagato che sottraeva ogni tanto al suo padrone una forma