Il brodetto è una zuppa di pesce che ha origine sui pescherecci dei marinai fanesi.
Questa infatti veniva realizzata dai pescatori cucinando il pesce di scarto o rovinato che rimaneva invenduto al mercato ittico.

Il brodetto ha al suo interno pesci senza spine o con le spine ben aderenti alla carne per evitare che si stacchino durante la cottura e si mescolino al sugo.
Oltre al pesce si aggiungono anche altri ingredienti come aglio, cipolla, passata di pomodoro. In origine, siccome i pescatori stavano in mare anche 10/15 giorni, in barca portavano solo ingredienti/alimenti a “lunga conservazione”.
Mentre il brodetto fanese nasce in mare utilizzando il pescato locale di giornata e quindi con tipi di pesci variabili al suo interno, quello di S. Benedetto nasce a terra.
Le mogli dei marinai sanbenedettesi, mentre aspettavano che i mariti tornassero con la materia prima (pesce), preparavano la base della zuppa con ortaggi come ad esempio il pomodoro verde e i peperoni. Ma la differenza principale con quello di Fano è che il brodetto dei san benedettesi è senza conserva di pomodoro, quindi “bianco”.

Ora passiamo alla ricetta. 

Prendere una casseruola e mettere olio, cipolla e aglio tagliati finemente. Mescolare a parte la conserva di pomodoro con acqua e poi unirla agli altri ingredienti aggiungendo anche l’aceto di vino e il pepe. Probabilmente i marinai non mettevano l’aceto ma un vino acidulato, ed essendo nato e creato in mare, non si aggiungeva il prezzemolo. Successivamente si accompagna il sugo preparato in precedenza con il pesce. Per prima cosa iniziare a cuocere i molluschi (ad esempio: seppie, calamari, totani), poi si possono mettere i pesci in base alla reperibilità di pesce presso il nostro negozio di fiducia; ad esempio si può aggiungere: Tracina (chiamato anche pesce ragno), Rombo, Pesce S. Pietro, Palombo, Gattina, Razza, Scorfano e volendo si può inserire al nostro brodetto anche un crostaceo, come la Canocchia, la mazzancolla o lo scampo. Si consiglia di non mettere ulteriore acqua, perché ne uscirà dal pesce.

Capita spesso di vedere il brodetto anche con le cozze e le vongole, ma se si vuole seguire alla lettera la ricetta dei marinai fanesi non andrebbero aggiunte, perché i pescatori al largo non ne trovavano.
Si può servire il brodetto con crostoni di pane.
Dopo aver mangiato il nostro brodetto, quello che avanza si può utilizzare come sugo per condire la pasta.

Di seguito le ricette del brodetto fanese e delle zuppe di pesce che lo richiamano dalla fine del 1700 al 1900.
Ovviamente alcune hanno degli ingredienti in più o ne omettono alcuni, ma questo excursus servirà per comprendere l’evoluzione del nostro piatto enogastronomico che fa conoscere la nostra città nella penisola Italiana.
La prima ricetta è ripresa dal
libro “L’arte di far cucina di buon gusto”, scritto da un anonimo, pubblicato nel 1793.
Zuppa di pesce liscia: cuocete il pesce rospo, o merluzzo con erbette, cipolla, una carota, majorana, e sale, e quattro garofani, e poi prendete il pane brustolito, fatelo bollire col detto brodo, alzato che avrà il bollor, ponetelo nella terrina con un poco di spezieria dolce, e mandatela in tavola ec.”

Passiamo poi a Pellegrino Artrusi, di cui ogni bravo cuoco ha la sua opera più celebre: “La scienza in cucina e l’arte del mangiar bene”, pubblicato nel 1891. Ci spiega come fare per realizzare un ottimo brodetto in un paio di ricette che riguardano questo famoso piatto. Lo stesso Artrusi spiega, prima di illustrare la ricetta, che il nome varia in base alle zone della nostra Italia, infatti in Toscana e nelle coste del Mediterraneo è chiamato “Cacciucco” mentre nelle coste dell’Adriatico “Brodetto”.
Qui sotto viene riportata la ricetta del Caciucco I del libro precedentemente citato:“….Per grammi 700 di pesce, trinciate fine mezza cipolla e mettetela a soffriggere con olio, prezzemolo e due spicchi d’aglio intero. Appena che la cipolla avrà preso colore, aggiungete grammi 300 di pomodori a pezzi, o conserva, e condite con sale e pepe. Cotti che siano i pomodori, versate sui medesimi un dito d’aceto se è forte, e due se è debole, diluito in un buon bicchier d’acqua. Lasciate bollire ancora per qualche minuto, poi gettate via l’aglio e passate il resto spremendo bene. Rimettete al fuoco il succo passato, insieme col pesce che avrete in pronto, come sarebbero, parlando dei più comuni, sogliole, triglie, pesce cappone, palombo, ghiozzi, canocchie, che in Toscana chiamassi cicale, ed altre varietà della stagione, lasciando interi i pesci piccoli e tagliando a pezzi i grossi. Assaggiate se sta bene il condimento; ma in ogni caso non sarà male aggiungere un po’ d’olio tenendosi piuttosto scarsi nel soffritto. Giunto il pesce a cottura e fatto il cacciucco, si usa portarlo in tavola in due vassoi separati; in uno il pesce asciutto, nell’altro tante fette di pane, grosse un dito, quante ne può intingere il succo che resta, ma prima asciugatele al fuoco senza arrostirle.”

La prossima ricetta è estratta da L’arte della cucina – Manuale completo per i cuochi e per le famiglie”. Questo libro fu commercializzato a partire dal 1917 da Salani editore.
Cacciucco: prendete 700 grammi di pesce assortito, per esempio: sogliole, triglie, pesce cappone, palombo, ghiozzi, cicale, ed altre qualità a seconda della stagione.
I pesci piccoli lasciateli interi; quelli grossi tagliateli a pezzi. Pestate nel mortaio 3 grossi spicchi d’aglio e un pezzo di peperone rosso. Mettete questo composto al fuoco, in un tegame di terra, con olio quanto occorre, e quando avrà soffritto, aggiungetevi un bicchiere di liquido fra acqua e vino. Accomodateci il pesce, e poco dopo versatevi sugo di pomodoro, e salatelo. Fatelo bollire a fuoco ardente e tenete il recipiente coperto; avvertite di non toccare mai il pesce per non romperlo, e in pochi minuti lo avrete cotto. Servitelo sopra a fette di pane che avrete già asciugate al fuoco, senza però arrostirle. Detta dose basta per 6 persone.

A Fano ogni anno si tiene il festival del brodetto, il BRODETTOFEST, dedicato alla tradizione marinara che ha inventato questo piatto. Solitamente si svolge presso il lungomare Lido che ospita chiunque voglia partecipare come spettatore o cuoco nelle gare di cucina, assaggiare il piatto e a seguire interviste di appassionati di gastronomia. Nel 2021 questo evento è giunto alle 19^ edizione ed è stato realizzato dal 10 al 12 settembre, ma per ulteriori informazioni e per rimanere aggiornati è necessario consultare il seguente sito: festivaldelbrodetto.it

Sitografia: per le nozioni iniziali sul brodetto e per la ricetta è stato usato il video di “Casa Fiorenzo”, che si può trovare sul canale youtube di FanoTv.
Per le varie ricette estrapolate da antiche raccolte enogastronomiche sono stati usati dei pdf che si possono trovare al seguente link: https://www.mori.bz.it/gastronomia/gastronomia.html
Fonte della foto: festivalbrodetto.it