Sicuramente una cucina tipica Marchigiana quella delle Cresciole se non per l’averle vissute fin da piccoli a casa della nonna, quando in periodo di Carnevale ci si raccoglieva per mangiare questa prelibatezza accompagnata dalle Castagnole; e tutto questo accadeva proprio nella giornata di Giovedi grasso, proprio l’inizio della settimana grassa, il clou della settimana carnevalesca ove la possibilità di gustare cibo in abbondanza assumeva un forte significato di trasgressione considerando i tempi di povertà che si trascorrevano.

Quando si faceva il pane in casa, per la felicità soprattutto dei bambini ma anche dei grandi, si tiravano delle piccole sfoglie di pasta di pane già lievitata che si friggevano nello strutto, si scolavano su carta paglia e poi si spolveravano di zucchero. Queste sono le cresciole del passato e che i nostri nonni ci ricordano. Questa ricetta semplice e gustosa nel corso degli anni ha avuto ovviamente delle rivisitazioni.

LA RICETTA

Di semplice realizzazione considerando gli ingredienti:  500 g di pasta da pane e olio di semi

 

Stendete la pasta da pane con un matterello, tirandola fino ad ottenere una specie di sfoglia e facendo attenzione che non si formino buchi. Tagliatela a quadrati o a rettangoli e bucarela con una forchetta. Friggete le cresciole, una per volta, in abbondante olio bollente, muovendole con una forchetta; lasciatele gonfiare e fatele dorare da entrambi i lati.
Man mano che saranno pronte, adagiatele su un foglio di carta assorbente a perdere l’unto di frittura.
Ultima opera, dopo averle “asciugate” l’aggiunta di zucchero classico o zucchero a velo in modo da renderle dolci e gustose; alcune variazioni le vogliono ricoperte di marmellata o miele a piacere.
Se poi non amate il dolce e volete delle cresciole salate insaporitele, ancora calde, con un pizzico di sale grosso ed aggiungetevi salumi a piacere.